I Mesi e le Stagioni di Benedetto Antelami

Periodo: 20 mag 2020 - 08 nov 2020

Dal 20 Maggio un nuovo allestimento coinvolgerà le opere di Benedetto Antelami a Parma. Un’occasione imperdibile per guardare da vicino le sue sculture, immaginando come le guardò l’autore quasi otto secoli fa.
Vi invitiamo a scoprire il loro fascino attraverso una disposizione straordinaria pensata per Parma 2020.

L’importanza di un nuovo punto di vista è cruciale ed è sicuramente emozionante poter ammirare da vicino opere d’arte importanti. A volte la collocazione a non permette di cogliere a pieno tutti gli aspetti dei grandi capolavori e dei discreti manufatti. La distanza distorce, infatti, la percezione delle grandezze e dei dettagli, né permette di accorgerci degli stratagemmi che gli artisti adoperano per rendere al meglio gli effetti da tali altezze. Ecco perché l’iniziativa di abbassare le opere temporaneamente all’altezza dell’occhio dell’osservatore è un’esperienza imperdibile.

In occasione di Parma 2020 è stato ideato un allestimento che porterà i visitatori ad ammirare le opere di Benedetto Antelami da un nuovo punto di vista. Le statue dei Mesi e delle Stagioni nel Battistero di Parma saranno spostate dal primo loggiato alle nicchie sottostanti. Una pedana elevatrice sarà invece installata nel Duomo vicino alla Deposizione di Cristo, permettendo così all’osservatore di cogliere i particolari di questo gioiello dell’arte romanica. Potremo così immaginare come l’Antelami dovette guardare le sue opere o ruberemo ai restauratori, per una volta, la straordinaria sensazione di avere un punto di osservazione privilegiato.
I mesi e le stagioni: uno spunto di riflessione direttamente dal XIII secolo. L’inaugurazione del nuovo allestimento sarà accompagnata da varie manifestazioni dal carattere multidisciplinare, i cui temi hanno tratto ispirazione dalle stesse sculture. Le statue del Battistero di Parma furono realizzate dall’Antelami dal 1196 al 1216 e comprendono i mesi e due stagioni. Con molta probabilità il ciclo doveva decorare un portale dell’edificio, ma rimasto incompiuto, fu smontato nelle sue parti e posto all’interno. Le figure raffigurano i Mesi e le stagioni attraverso il lavoro nei campi, documentandolo mese per mese. Già altre volte gli artisti si erano cimentati con questo soggetto, ma per la prima volta dopo secoli veniva adoperato un più forte naturalismo nel ritrarre utensili e piante. Inoltre il lavoro non è più la condanna divina nata dal peccato originale, ma ha un valore positivo, nobilitante e salvifico. Esprime un rapporto di pieno equilibrio tra uomo e ambiente che al tempo dell’artista caratterizzava la società rurale. In un mondo dove questi equilibri sono del tutto sbilanciati, il tema è di grande attualità. Così “Il tempo della terra e il lavoro dell’uomo” diventa l’argomento delle sei conferenze che si terranno sul sagrato della cattedrale e delle sei meditazioni in musica ospitate nel battistero.

Nelle varie realtà diocesane, invece, si spazierà dalle tematiche di pace e speranza, all’equità sociale, all’ecologia. Si terrà invece una parallela stagione di “Conversazioni con l’autore” sul sagrato della Cattedrale.
Dunque dal 20 Maggio ci sarà un’occasione in più per venire a Parma se non l’avete mai fatto e, se già la conoscete, di ritornare a visitarla con occhi nuovi.

Per informazioni: parma2020

Location: Battistero di Parma, Piazza Duomo, 43121, Parma