Jon Rafman. Il viaggiatore mentale.

Il viaggiatore mentale è la prima mostra italiana di Jon Rafman; essa raccoglie una selezione di installazioni multimediali che ripercorrono la produzione dell’artista canadese a partire dal 2011 ad oggi. Servendosi di linguaggi e supporti diversi, che vanno dalla fotografia al video, dalla scultura all’installazione, Rafman indaga la fusione sempre più indistinta tra la realtà e la sua simulazione nella società contemporanea attraverso opere che confondono i confini tra il materiale e il virtuale, tra i corpi in carne e ossa e le loro repliche tecnologiche.
L’artista ha utilizzato Internet e le sue svariate comunità digitali anche come archivio di immagini per i video della sua trilogia Betamale Trilogy (realizzati tra il 2013 e il 2015), composta dalle installazioni Still Life (Betamale), Mainsqueeze e Erysichthon presenti in mostra.
Rafman rappresenta con grande abilità l’ambiguo potere seduttivo della rete che sembra promettere libertà e mondi da scoprire, mentre in realtà imprigiona l’utente in uno spazio tracciato da algoritmi e da agenzie che ne elaborano i dati di navigazione per poi rivenderli. L’immersione in rete, anche nelle zone più nascoste del “deep web”, compiuta da Jon Rafman gli ha permesso di assumere le vesti dell’antropologo amatoriale e del flâneur digitaleche indaga il collasso epistemico che si è realizzato negli ultimi anni, nell’azzeramento della distinzione tra il mondo virtuale e quello analogico, tra la realtà e la sua rappresentazione virtuale. Nei suoi video una voce fuori campopoetica e ipnotica accompagna sempre le immagini, provenienti da sequenze selezionate da Internet, da videogame o da forum di chat online.
Per informazioni: www.fondazionefotografia.org/mostra/jon-rafman-il-viaggiatore-mentale/