Tutto Quadra

500 dipinti provenienti dai depositi dei Musei Civici di Reggio Emilia vengono presentati in una spettacolare esposizione, allestita nella Manica Lunga progettata nel 2014 dallo stesso Italo Rota, che diventa una inedita esplorazione del patrimonio conservato dall’istituzione culturale e l’annuncio che Palazzo dei Musei diventerà anche un museo d’arte contemporanea.
Si tratta di oltre 600 metri quadrati di superfici tele, tavole, compensati, preparazioni in gesso, carte, plexiglas oltre a dipinti ad olio, a fresco, acrilico, anilina, nitro, pastello, carboncino in un arco cronologico che va dal 1929, data dell’inaugurazione della Pinacoteca Fontanesi all’interno del palazzo, ad oggi.
Sono146 gli artisti coinvolti il più anziano nato nel 1874, la più giovane nel 1986 in un percorso che si collega all’evoluzione dell’arte e della pittura dagli anni Trenta a oggi, tra avanzamenti e resistenze, ispirazioni e ripetizioni, inclinazioni personali e mode: uno spaccato vivido di arte ma anche di antropologia culturale e tendenze.

Per saperne di più: musei.re.it/tuttoquadra

Lo Scavo in Piazza

“Una casa, una strada, una città”

La mostra archeologica mette in esposizione alcuni reperti archeologici di epoca Romana e Medievale emersi nel corso dei diversi interventi di restauro e riqualificazione di spazi pubblici – piazza della Vittoria – ed edifici privati di pregio – Palazzo Busetti, Palazzo del Carbone, via Guido Riccio da Fogliano, via Filippo Re – avvenuti nell’ultimo quinquennio a Reggio Emilia.

A questi, si aggiungono pregevoli reperti – il Tesoro romano-barbarico – rinvenuti nel corso di interventi negli anni Cinquanta del secolo scorso, a completamento di un quadro di ritrovamenti avvenuto negli ultimi 60 anni nella zona nord-ovest del centro storico della città.

Per saperne di più: www.loscavoinpiazza

Tutto tondo

Nuovo significativo appuntamento per il progetto dedicato alle opere contemporanee dei Musei Civici di Reggio Emilia dal Novecento a oggi che accompagna la riflessione sul riallestimento delle collezioni artistiche al secondo piano di Palazzo dei Musei.

Prima tappa, nel dicembre del 2016 è stato l’allestimento, al terzo piano, di Tutto quadra – Pittura dal 900 a oggi nelle collezioni dei Musei: cinquecento dipinti provenienti dai depositi, 150 artisti coinvolti, in un arco cronologico che va dal 1929, data dell’inaugurazione della Pinacoteca Fontanesi, a oggi. Ampia la partecipazione e l’interesse di pubblico per l’esposizione visitata fino ad ora da 14.467 visitatori.

Il 4 maggio 2017 inaugura la seconda parte del progetto espositivo, Tutto tondo, dedicata al patrimonio delle sculture e installazioni: 90 artisti, 203 opere, anche queste provenienti dai depositi e da anni non visibili al pubblico.
Il nuovo percorso trova nella Galleria dei Marmi – antica collezione di memorie della scultura cittadina dai Romani al Rinascimento – il suo naturale luogo di sviluppo, in una inedita dimensione di confronto e di dialogo che accende nuove suggestioni e interpretazioni. Sorprendono il visitatore l’opera di Mimmo Rotella creata per Reggio Emilia nel 1984, la moto di Pino Pascali, protagonista dell’arte italiana degli anni sessanta, la grande Geografia de un hombre di Marisa Bonazzi ispirata nel 1968 da Che Guevara, l’emozionante Campo di grano di Pietro Mussini.
Sempre al piano primo, inserite nelle collezioni, si impongono le opere di Fabrizio Plessi, Iler Melioli, Giovanni Menada, Marco Gerra.

Per saperne di più: mostra/tutto-tondo

Mirò! Sogno e colore

Arriva a Bologna, nella sale di Palazzo Albergati, Joan Miró, il maestro del surrealismo.

Il pittore, scultore e ceramista, Joan Miró – uno dei più importanti artisti spagnoli di sempre – è raccontato attraverso oltre 130 opere tra oli, disegni e sculture nella mostra MIRÓ! Sogno e colore, a Palazzo Albergati.
La mostra vede protagonisti indiscussi gli eccezionali prestiti della Fondazione Pilar e Joan Miro di Maiorca.
Un Miró trasgressivo, anticonformista e selvaggio fianco a fianco a un Miró più contemplativo e poetico, che per sfuggire alla banalità e al convenzionalismo, dà vita a un linguaggio artistico universale, unico e personale. Andranno in scena l’interiorità e il modo di pensare dell’artista, il profondo attaccamento alle sue radici e alla sua identità, la continua ricerca di novità.

Per saperne di più: www.eventi/mirosognoecolore

Elisabetta Benassi – It starts with the firing

“It starts with the firing” è il nuovo progetto di Elisabetta Benassi, concepito specificamente per Collezione Maramotti.

La mostra inizia dunque fuori, nella città: cinque frasi stampate su manifesti affissi in periferia e sugli autobus che attraversano il centro storico di Reggio. Sono in inglese, parlano di mattoni. Dal fuori al dentro, i manifesti ci accompagnano nello spazio dell’esposizione. Le opere di Benassi mettono in relazione “oggetti” che appartengono alla storia del luogo – la prima fabbrica di Max Mara, ora sede della Collezione – con altre presenze che si legano a una vicenda più ampia, creando una serie di “tappe” in un percorso che può essere liberamente composto dallo spettatore. Ogni stanza presenta un’opera sopravvissuta alla sparizione del contesto che inizialmente la ospitava. L’instabilità, gli enigmi che queste opere propongono non hanno però nulla di vago; puntano invece a qualcosa che ci è sin troppo familiare: la perdita di fiducia nelle promesse della tecnica, il mondo postumo che viene dopo i fallimenti sia delle ideologie che dei loro supposti rimedi, l’abbandono alle forze che disperdono, rinselvatichendole, memorie e comunità.

La mostra è presentata in occasione del festival Fotografia Europea 2017.

Per saperne di più: elisabettabenassi/it-starts-with-the-firing

L’ossessione dello sguardo. Zavattini incontra Ligabue

Promosse dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue e dal Comune di Gualtieri ritornano le Grandi Mostre a Gualtieri nella prestigiosa cornice del Salone dei Giganti di Palazzo Bentivoglio.

50 opere di Ligabue, 120 quadri di Zavattini accanto ad un ricco e qualificato patrimonio documentale di entrambi, ci raccontano di due tra i più grandi artisti italiani del ‘900, entrambi artisti della Bassa Reggiana e uomini del Po. Ligabue e Zavattini sono ossessionati dagli occhi, dallo sguardo. Ligabue guarda se stesso trasfigurato in una tigre, Zavattini scruta insistentemente il proprio volto: non a caso per entrambi l’autoritratto è una delle espressioni artistiche più coltivate.

Per saperne di più: turismo.comune.re.it/it/lossessione-dello-sguardo-zavattini-incontra-ligabue

Carmen Consoli

In trio sul palco con un concerto suonato in punta di plettro insieme a Emilia Belfiore e Claudia della Gatta – rispettivamente violinista e violoncellista – Carmen Consoli imbraccia la chitarra acustica per proporre un progetto di grande intensità : tre musiciste, tre donne che declinano i significati del titolo dello spettacolo: come sirene simboleggiano la forza originaria della Madre Terra il cui canto affascina e seduce.

Per informazioni: reggio-emilia/eventi/musica/carmen-consoli

Fiorella Mannoia

Fiorella Mannoia fa il bis a Reggio Emilia. L’incredibile successo del “Combattente tour” l’ha spinta a proseguire la sua tournée nei teatri italiani e, dopo il sold out di aprile, la cantante romana sarà ancora al teatro Valli il prossimo 20 dicembre, ospite di “Leggera”.

Per maggiori informazioni: http://www.iteatri.re.it/Sezione

Krištof Kintera – Postnaturalia

Il nuovo progetto dello scultore ceco Krištof Kintera, nato nel 1973 a Praga dove vive e lavora, consiste in una complessa installazione che si innesta in diversi spazi della Collezione Maramotti, come in un organismo vivente.

La proliferazione di suggestioni e presenze scultoree in Collezione si somma a opere disseminate nella città di Reggio Emilia. Il titolo della mostra appare ampiamente esplicativo: lo scenario in cui si inscrive la nostra esperienza quotidiana come singoli e come collettività non è più quello del mondo naturale. Nella cosiddetta “età del rame”, basata sulla trasmissione di energia e informazioni, la natura è paragonata dall’artista a un enorme sistema nervoso.

Per saperne di più: collezionemaramotti.org/it/home

Fotografia Europea 2017

“Mappe del tempo. Memoria, archivi, futuro”

Il Festival organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani e Comune di Reggio Emilia aprirà le porte nelle giornate inaugurali del 5 – 6 – 7  Maggio, le mostre saranno aperte fino al 9 Luglio.

L’evento richiama fotografi, intellettuali, artisti, filosofi e scrittori da ogni parte del mondo, creando un punto d’incontro nel quale possano confrontarsi su temi diversi. Il Festival, giunto alla XII edizione, conferma la sua rilevanza nel panorama espositivo nazionale e internazionale e si presenta con un vasto programma di mostre, conferenze, spettacoli, educational ed eventi nei più suggestivi luoghi della città: Chiostri di San Domenico, Chiostri di San Pietro, Palazzo Magnani, Palazzo Casotti, Palazzo dei Musei, Palazzo da Mosto, Galleria Parmeggiani e Spazio Gerra. L’edizione 2017  si propone di stimolare riflessioni su memoria, archivi e futuro e di articolarle sulla concretezza delle questioni dell’attualità: strade dimenticate, situazioni minacciate, tentativi di alternative.

Per saperne di più: www.fotografiaeuropea.it/